Daniele #391
Qual è la cosa più bella che hai fatto nella tua vita?
Fare e completare la Maratona di New York. Non è possibile descrivere le emozioni, è un sogno che ho sempre avuto e nonostante le difficoltà sono riuscito a prepararla. Ho avuto un sacco di problemi, tra cui una mononucleosi passatami dalla mia piccola nipote che ha rallentato tantissimo la mia preparazione. New York è fantastica in quella settimana, combaciando anche con i festeggiamenti di Halloween, la città esplode di gioia e di colori. È bellissimo vedere che tutti scendono in strada a seguire ed incitare i maratoneti come se fosse una festa cittadina. L’ho finita in 6 ore, non un tempone, ma in vita mia non avevo mai fatto più di 20 km, nemmeno in preparazione. Gli ultimi 20 giorni di preparazione, fatti al Central Park, completavo 22 km in 2 ore ma in gara ho subìto quello che i maratoneti chiamano “il muro dei 30 km”, che corrispondono anche alla parte più dura dell’intera maratona: il ponte di Queensborough perché è in salita, molto umido, lunghissimo, freddissimo e infatti in molti lì cedono. Mi sono dovuto fermare, ho fatto un po’ di stretching, ho ricominciato prima a camminare e poi a correre: quando mi sono accorto che avrei potuto farcela mi sono detto “pure se arrivo strisciando, la devo completare”. E ce l’ho fatta.
Qual è la cosa più brutta che hai fatto nella tua vita?
Sono ingrassato fino a raggiungere il peso record di 138kg, ero improponibile e a rischio di esplosione, per fortuna grazie alla corsa sono riuscito a tornare a un peso normale.
Cosa ami fare?
I Vine, sono video di 6 secondi. Sono nati da un social network di Twitter. E amo fare video in generale. Ho cercato di raccontare la storia della maratona con un videodiario, usando solo l’iPhone e a breve riuscirò a montare l’intera storia della mia maratona.
Cosa odi fare?
Odio dire le bugie, perché è una cosa che non mi piacerebbe ricevere. Quando parlo di bugie intendo non solo il mentire, ma anche il tradire. Tutto quello che non è verità.