Gianni #510
Qual è la cosa più bella che hai fatto nella tua vita?
I miei tre ragazzi e lo dico facilmente, ne ho fatte tante di cose belle nella mia vita ma loro sono la cosa che mi è riuscita meglio, l’immortalità che ti danno i figli. Per un fatto genetico sei fatto per morire, con loro trasmetti una parte di te in uno di questi esseri. Di figli ne ho fatti 3 ma ne avrei fatti anche 6 o 7, economicamente non li puoi mantenere facilmente, mia moglie li ha tirati su molto bene e ne sono davvero molto contento, ma quello che ti danno i figli è questa sensazione che provo da anni. Vedo parti di me in loro. Tipo: sono uno dei pochi a cui piace la Simmental e se non la trovo in frigo so che l’ha mangiata mia figlia poiché so che quello che piace mangiare a me, piace a lei. Da piccoli non la capisci questa cosa perchè sembra tutto molto leggero, poi mano mano la cosa mi si è presentata sempre più grande. Mi sono divertito molto con loro, ho migliaia di video da quando erano piccoli: mia moglie mi ha sempre chiamato “narciso” ma a me piaceva documentare facendo una specie di videoselfie di viaggi e uscite. Tanto l’attrezzatura la trascinavo da solo, ovunque.
Qual è la cosa più brutta che hai fatto nella tua vita?
Non credo di aver fatto cose brutte nella mia vita, non mi reputo una persona capace di fare cose cattive, però se devo dire la verità la cosa più brutta che ho fatto nella mia vita è stata soffiare la ragazza ad un mio amico. Periodo della scuola, questo mio amico ci teneva a questa ragazza, questa ragazza aveva una simpatia per me e sai come funziona: queste cose partono sempre dalle donne, mai dagli uomini. Andammo in gita e nacque questa situazione. Ero diciottenne, l’Italia aveva vinto i mondiali, ci fu un attimo di euforia perchè la serata fu bella e finì come puoi ben immaginare. L’amicizia che avevamo io e questo ragazzo era veramente forte e l’abbiamo persa per questo motivo. Lo venne a sapere subito e cominciò a non salutarmi più. Quando maturi capisci che ci sono cose che valgono più di altre, dopo quell’esperienza ho preferito sempre gli amici ad una serata diversa. Si chiamava Nicola. Non l’ho più visto dopo la scuola, so che ha cambiato casa come me e mi dispiace perché ci siamo lasciati male dopo 4 anni vissuti insieme. Se lo incontrassi ora lo fermerei per cercare di riparlargli ancora, l’ho cercato anche su Facebook ma non l’ho trovato (anche se me l’aspettavo, non è mai stato uno molto attento alla tecnologia).
La ragazza? Adesso è diventata dottoressa, me la sono ritrovata all’ASL dopo una visita al cuore e come avrai potuto capire non si è sposata né con me né con lui.
Chissà con chi si sarà sposata.
Cosa ami fare?
Amo il mio lavoro e quindi mi piace lavorare, ma amo seguire anche i miei figli, che è una cosa molto complessa.
Cosa odi fare?
Alzarmi presto la mattina, vorrei evitare ma mi tocca. Odio dovermi privare del sonno poiché sono uno di quelli che sogna molto, specialmente di mattina. Capita che mi svegli alle 4,30 del mattino, mi riaddormento e in quelle 2 ore del miglior sonno possibile, sogno. E poi suona la sveglia, non puoi stare più nel letto e devi alzarti perché c’hai da fare, devi andare a lavorare. Se avessi i soldi, mi alzerei ogni giorno alle 11-12. Già me lo immagino: doccia, scendo per prendere il caffè e poi in negozio. Insomma, mi piacerebbe avere più tempo per me e per le cose che mi piacciono fare.