Massimiliano #690
(…ma la correggi tu poi dopo? Perfetto, allora parlo come Di Maio)
Qual è la cosa più bella che hai fatto nella tua vita?
Sono convinto che debba ancora arrivare, perché sono convinto che potrò dire qual è dopo che avrò avuto dei figli. Ho paura a dire questa cosa perchè è come se volessi indirizzarli, prima ancora di farli, e influenzare la vita dei miei bambini. Se un giorno dovessi fare dei figli, se riuscissi ad insegnare loro tutti quei valori che per tutta la vita ho tanto ricercato ma che in parte non sono riuscito ad ottenere, so che diventerebbero delle brave persone, delle belle persone socialmente utili, amichevolmente utili, familiarmente utili, delle persone davvero belle, cosa ch’io ero ma che per un attimo ho smesso di essere. Mi piacerebbe riuscire a dare la forza e la capacità a queste persone di non fare i miei stessi errori, che poi alla fine è una cosa abbastanza banale perché è quello che si promettono tutti i genitori. Una cosa che mi spaventa tantissimo è di non essere come sono stati i miei genitori, che poi è un paradosso perché se loro hanno creato una persona come me, che in questo momento non sono una persona buona, significa che i miei genitori hanno sbagliato qualcosa e che probabilmente non essere come i miei genitori potrebbe risultare la cosa migliore. Il fatto è che so che i miei genitori sono persone belle, e non lo dico perchè sono i miei, perchè sono così razionale da poter distinguere anche questo e se fossero due chiaviche lo direi tranquillamente.
Qual è la cosa più brutta che hai fatto nella tua vita?
Sono cose che non posso proprio dire. Quello che posso dirti è che ci sono cose che hanno danneggiato agli altri e cose che hanno danneggiato me. Ho perso molti amici litigandoci, stretti, ai quali volevo o voglio ancora bene, ma che per un motivo o per un altro sono usciti dalla mia vita. Ne sto perdendo altri in questo periodo e la cosa mi fa stare malissimo, perché in un contesto sociale e quotidiano in cui devi pensare a mille cacchi (lavoro, casa, responsabilità e mille cose appresso), quando sistemi tutte queste stronzate ti guardi allo specchio e dici: “ma si ‘o ssapev del lavoro me ne fregavo, della casa me ne fregavo e mi curavo le persone a cui voglio bene”. Io lo so che questa cosa non riesco a cambiarla questa cosa, nonostante sappia che in questo momento al posto di pensare alla casa o al lavoro dovrei fare un passo indietro e parlare con queste persone, non lo faccio. Questa è una cosa che sbaglio, perchè faccio del male prima a me stesso ed è una cosa stupida. Di solito, quando fai del male a qualcuno lo fai per un tuo tornaconto, se ti voglio derubare o picchiare o qualunque altra cattiveria, lo fai per far del bene alla tua posizione, invece la mia cattiveria è una cosa che in primis danneggia me. Una cosa brutta che fisicamente ho fatto io, da animalista, potrei dirti di tutti gli animali che ho ucciso quando ero piccolo, a partire dalle lucertole, ai topolini e tutto il resto appresso. Se ti devo dire invece un episodio in particolare, ti posso dire di quella volta in cui ho alzato la voce con mia madre. Mi capita spesso di alzare la voce, con molte persone, capita con i collaboratori, con i clienti quando si sfocia nella maleducazione (che è una cosa che davvero non sopporto), quando l’ho fatto con mia madre riesco a capire che è stata una cosa cattiva. I genitori sono quelle persone che in un modo o nell’altro, qualsiasi cosa fanno, la fanno sempre per il tuo bene, neanche per il loro. Quindi andare ad alzare la voce con qualcuno che ti ha sempre trattato bene e ha sempre fatto le cose per te, anche quando tu non immaginavi lo fossero, è stato un errore grand, se ci penso è È persino più brutta delle cose che non ti voglio dire. A partire dal non ringraziarli quotidianamente, e ti dico queste cose perchè i miei genitori per me si stanno sacrificando molto, mio padre in questo periodo pure fisicamente: considerando ch’io sono sempre al lavoro, mio padre in questo momento non sta lavorando e fino ad un determinato periodo sta libero, sta andando lui sul cantiere di quella che sarà casa mia. Si può dire che casa mia l’ha fatta lui, non so neanche che placchette ha messo al muro. Ogni volta che uno come me torna a casa, un figlio, dovrebbe mettere la faccia sotto i loro piedi e dire “grazie”., è una cosa che puntualmente penso ma non faccio mai. Spero un giorno di riuscire a “riequilibrare” questa situazione. Probabilmente non ci riuscirò con loro, sarà sicuramente una cosa che farò con i miei figli: quello che non riuscirò a ridare ai miei genitori, lo ridarò ai miei figli.
Cosa ami fare?
Stare con gli amici, avere situazioni che possono diventare un buon ricordo, avere quelle situazioni che riempiono i vuoti che hai dentro. Puoi fare il lavoro più bello del mondo, il progetto più bello in assoluto, la casa più bella che tu possa mai immaginare, puoi vincere soldi e potenzialmente fare qualsiasi cosa, ma se hai dei vuoti dentro ti restano. Quei vuoti scompaiono nel momento in cui ridi, nel momento in cui sei felice, nel momento in cui il tuo viso è disteso e assume un’espressione diversa, tu quei vuoti li riempi. Queste cose le riesco a fare quando sto insieme ad i miei amici, le giornate in cui riesco a dimenticarmi di tutto e dedicare ogni mia particella con la persona con cui sto condividendo quel momento, è un momento in cui io sono veramente sereno. Stare in amicizia può sembrare una cosa banale, non lo è perchè ho questo rapporto controverso di amicizia: sono uno di quelli che da molto come amico, e automaticamente mi aspetto tanto. Quando quel tanto non torna, ci resto male. Ogni mio sentimento negativo nella vita è diventata rabbia. Malinconia? Si trasforma in rabbia. Delusione? Si trasforma in rabbia. Tristezza? Si trasforma in rabbia. Tutto quello che è un sentimento o un’emozione negativa, col tempo si è tramutata in rabbia. La rabbia è una cosa che da un lato ho imparato a gestire e dall’altro mi piace gestire. La malinconia non la posso gestire, la tristezza non la posso gestire, ed essendo una persona molto razionale e che vuole controllare qualsiasi cosa, quando non riesco a controllare i miei sentimenti inizio ad avere dei problemi e tramuto tutto in rabbia, che come una sorta di droga ti fa stare bene al momento e che dopo ti fa stare male, ma se sto in amicizia riesco a dimenticarmi tutto.
Cosa odi fare?
Sono 2 categorie: quelle che mi portano malessere perché non le voglio fare e quelle che non voglio fare perché non mi vengono bene. In questo caso potrei dirti che odio fare fotografia, perché per come sono le mie aspettative fotografiche è come se io fossi sempre sotto le mie aspettative, e di conseguenza diventa una cosa che odio fare. Una cosa che odio fare è ad esempio litigare con le persone, mi genera malessere, mi fa essere diverso da come sono realmente. Litigare con una persona fa venire fuori una parte di me che ha cambiato negli anni il mio carattere e la mia persona, ogni volta che succede è come se mi ricordassi che avevo un carattere diverso, ed era un bel carattere, e che adesso non ho più. Ogni volta che litigo con qualcuno è come se facessi un passo indietro rispetto al percorso che sto facendo per ritornare a quel carattere.